By Pier Paolo Maccarrone
Dear friends, how are you? The heat is starting to make itself felt! Today I propose a guided listening of the three Gigues from the first three Suites for Cello Solo by Johann Sebastian Bach: these are the last movements of each suite, and it is very interesting to note how Bach declines this dance with different characters and structures, while maintaining its underlying energy and liveliness.
Cari amici come state? Il caldo si comincia a fare sentire! Oggi vi propongo l’ascolto guidato delle tre Gigue tratte dalle prime tre Suite per Violoncello solo di Johann Sebastian Bach: si tratta degli ultimi movimenti di ciascuna suite, ed è molto interessante notare come Bach declini questa danza con caratteri e strutture diverse, pur mantenendone l’energia e la vivacità di fondo.
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🎻 Listening guide: The Three Gigues from the first three Suites for Cello Solo by J.S. Bach
The Gigue (or Gigue) is a dance of English or Irish origin, which became very popular in Baroque suites as a final movement. Usually lively, often written in 6/8 or 12/8, it is characterized by a flowing rhythm, sometimes playful, sometimes brilliant, and by an implicit two-voice writing, which in the case of the solo cello is suggested by arpeggios, broken chords and imitations.
In Bach, the Gigue represents a moment of vital synthesis, in which the dance is sublimated into joy, momentum and precise formal construction, often with fugal or imitative traits. Let’s see how the three Gigues from Suites I, II and III present themselves.
🎻 Guida all’ascolto: Le Tre Gigue dalle prime tre Suite per Violoncello solo di J.S. Bach
La Giga (o Gigue) è una danza di origine inglese o irlandese, divenuta molto popolare nelle suite barocche come movimento conclusivo. Di norma vivace, spesso scritta in 6/8 o 12/8, si caratterizza per un ritmo scorrevole, a volte giocoso, a volte brillante, e per una scrittura a due voci implicite, che nel caso del violoncello solista vengono suggerite da arpeggi, accordi spezzati e imitazioni.
In Bach, la Giga rappresenta un momento di sintesi vitale, in cui la danza si sublima in gioia, slancio e costruzione formale precisa, spesso con tratti fugati o imitativi. Vediamo come si presentano le tre Gigue delle Suite I, II e III.
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🎵 Gigue from Suite No. 1 in G major, BWV 1007
This Gigue is lively and carefree, perfectly consistent with the sunny character of the entire suite.
Written in 6/8, it has a binary structure (two repeated sections), and is based on rapid figurations that recall a game of chase between two imaginary voices.
The initial theme moves lightly, like a perpetual motion, and leads the listener into a clear and dancing landscape, where the music seems to spring forth effortlessly.
👉 Listen to it as a playful and luminous dance, almost a joyful closure after a serene journey.
🎵 Gigue dalla Suite n. 1 in Sol maggiore, BWV 1007
Questa Giga è vivace e spensierata, perfettamente coerente con il carattere solare dell’intera suite.
Scritta in 6/8, ha una struttura binaria (due sezioni ripetute), e si basa su figurazioni rapide che ricordano un gioco di rincorse tra due voci immaginarie.
Il tema iniziale si muove con leggerezza, come un moto perpetuo, e conduce l’ascoltatore in un paesaggio limpido e danzante, dove la musica sembra scaturire senza sforzo.
👉 Ascoltala come una danza giocosa e luminosa, quasi una chiusura gioiosa dopo un viaggio sereno.
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🎵 Gigue from Suite No. 2 in D minor, BWV 1008
Here the tone changes radically. We are in D minor, a more austere and dramatic key, and the Gigue takes on a more tense, restless character.
The writing is more contrapuntal, and the theme’s interval leaps create a sense of urgency. The rhythmic energy is not cheerful, but rather impetuous, at times nervous, with more angular and less singable figurations.
Here too we find a binary structure, but the second part develops with greater intensity and complexity.
👉 Listen to it as a dramatic final thrust, almost an internal race towards catharsis, after a deeply introspective suite.
🎵 Gigue dalla Suite n. 2 in Re minore, BWV 1008
Qui il tono cambia radicalmente. Siamo in re minore, tonalità più austera e drammatica, e la Giga assume un carattere più teso, inquieto.
La scrittura è più contrappuntistica, e i salti intervallari del tema creano un senso di urgenza. L’energia ritmica non è allegra, ma piuttosto impetuosa, a tratti nervosa, con figurazioni più angolose e meno cantabili.
Anche qui troviamo una struttura binaria, ma la seconda parte si sviluppa con maggiore intensità e complessità.
👉 Ascoltala come uno slancio finale drammatico, quasi una corsa interiore verso la catarsi, dopo una suite profondamente introspettiva.
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🎵 Gigue from Suite No. 3 in C major, BWV 1009
This Gigue is the most expansive and brilliant of the three, consistent with the festive tone of the entire third suite.
Here too the writing is in 6/8, but the figuration is broader, the leaps more generous, and the melodic line has a sense of fullness and balance.
The theme dances with elegance, and the phrases chase each other in an almost orchestral way, thanks to the richness of timbre that the cellist can evoke. It is a radiant conclusion, in which Bach combines virtuosity, energy and architectural clarity.
👉 Listen to it as a hymn to life and the joy of playing, a final explosion that closes the suite with a confident smile.
🎵 Gigue dalla Suite n. 3 in Do maggiore, BWV 1009
Questa Giga è la più espansiva e brillante delle tre, coerente con il tono festoso dell’intera terza suite.
Anche qui la scrittura è in 6/8, ma la figurazione è più ampia, i salti più generosi, e la linea melodica ha un senso di pienezza ed equilibrio.
Il tema danza con eleganza, e le frasi si rincorrono in modo quasi orchestrale, grazie alla ricchezza timbrica che il violoncellista può evocare. È una conclusione radiosa, in cui Bach combina virtuosismo, energia e chiarezza architettonica.
👉 Ascoltala come un inno alla vita e alla gioia del suonare, un’esplosione finale che chiude la suite con un sorriso sicuro.
🔚 Conclusion
The three Gigues show us three different faces of the final dance:
the elegant lightheartedness of Suite No. 1,
the impulsive drama of Suite No. 2,
the triumphant brilliance of Suite No. 3.
With these three closures, Bach takes us out of each suite not only with dancing vitality, but also with an impressive expressive and structural variety. The Gigue, which might seem like a simple divertissement, actually becomes the last emotional and architectural seal of every musical journey.
🔚 Conclusione
Le tre Gigue ci mostrano tre volti diversi della danza finale:
la spensieratezza elegante della Suite n. 1,
la drammaticità impulsiva della Suite n. 2,
la brillantezza trionfante della Suite n. 3.
Con queste tre chiusure, Bach ci accompagna fuori da ogni suite non solo con vitalità danzante, ma anche con un’impressionante varietà espressiva e strutturale. La Giga, che potrebbe sembrare un semplice divertissement, diventa in realtà l’ultimo sigillo emotivo e architettonico di ogni percorso musicale.
Pier Paolo Maccarrone 